giovedì 5 maggio 2011

Il mio parto

Ciao a tutti. Questa è la parte più difficile da scrivere per me, perché ognuno ha il "suo parto" e raccontare il mio non significa che necessariamente può aiutare un'altra persona che deve partorire, ma io voglio solo raccontare la mia esperienza perché possa essere un esempio di quello che potrebbe succedere quel giorno...quando nasce il vostro bambino.
Anticipo solo una cosa. Durante l'ultima visita dalla ginecologa lei mi aveva dato alcuni suggerimenti per il giorno del parto: se sento le contrazioni, devo verificare che esse siano a distanza di 5 minuti l'una dall'altra prima di andare all'ospedale, se mi si rompono le acque, devo andare all'ospedale entro un'ora dalla rottura delle acque e se arriva il termine che non ho ancora sentito niente devo recarmi all'ospedale in quel giorno e dire che quello era il giorno previsto per il termine della gravidanza che poi la mi monitorano e controllano che tutto vada bene e decidono il da farsi, se aspettare o indurre il parto con il gel. (Quest'ultima cosa significa che toccano con un gel apposta il collo dell'utero e cercano di stimolare le contrazioni in qualche modo. Questa operazione secondo me è la più noiosa, perché le stimolazioni le possono fare e non è detto che alla prima vada bene, se così non è tra una stimolazione e l'altra devono passare dodici ore per forza e prima di intervenire in un altro modo devono tentare con tre stimolazioni con il gel, perciò si deve aspettare tre giorni prima di vedere se si riesce a partorire, insomma spero di essermi spiegata, ma comunque i medici spiegano meglio di me queste cose, perciò rivolgetevi a loro per qualsiasi cosa).
Ed ecco cosa è successo a me. 5 giorni prima del termine, alle 6.00 del mattino mi sono svegliata perché il mio adorato cagnolino (che ora purtroppo non c'è più) voleva uscire per la pipi (era vecchio e anche ammalato, poverino!!!) e mio marito si è alzato a farlo uscire ed io sono andata la bagno, nell'alzarmi dal letto ho sentito "TAC!!!" dalla pancia e ho pensato che forse mi ero sbagliata, il piccolino dentro di me non si era mosso ed era stranamente tranquillo, perciò io sono andata in bagno senza pensarci. Dopo 5 minuti sono tornata a letto e anche mio marito si è rimesso vicino a me, forse non ho fatto in tempo a sdraiarmi bene che ho detto a mio marito che andavo ancora in bagno, sono arrivata la che mi sembrava di avere aperto il rubinetto: mi si erano rotte le acque!!! Ho chiamato subito mio marito che è venuto a vedere e mi ha detto di prepararmi che mi portava all'ospedale, non vi dico che viaggio!!! abbiamo messo sotto al sedile tutto quello che ci è capitato in mano per non sporcare perché le acque continuavano a uscire e non riuscivo a trattenermi!!! Insomma per farla breve all'ospedale dopo un monitoraggio e una visita mi hanno ricoverata e mi hanno detto che se non sentivo le contrazioni entro dodici ore avrebbero provveduto a fare l'induzione con il gel e mi hanno spiegato tutta la procedura. La mia ginecologa che quel giorno era in ospedale è venuta a trovarmi e mi ha detto che se stavo calma e tranquilla secondo lei potevano venirmi le contrazioni da sole senza usare il gel. E così è stato!!! Già dal mattino avevo dei dolori alla pancia in basso ma non pensavo che potessero essere l'inizio delle contrazioni, poi piano piano i dolori hanno cominciato ad aumentare e sembravano dolori come quelli del ciclo, un po' più forti e mano a mano aumentavano. Come vi ho già detto non voglio influenzare nessuno con i miei sentimenti di quei momenti, tante donne dicono che sono dolori che poi si dimenticano, è vero non dico di no, io so solo che io non ho mai provato niente di simile, sono diversi da ogni cosa da me provata fino ad allora e ancora oggi ci penso spesso a quei momenti. Quello che vi posso dire è che pur avendo le contrazioni molto ravvicinate l'una dall'altra non mi dilatavo e mi hanno portato in sala travaglio verso le 17.30. In sala travaglio poi mi hanno messo il monitoraggio e anche li hanno aspettato perché non mi dilatavo e il monitoraggio non segnalava le contrazioni che io sentivo. Mi ha seguito una ragazza  molto gentile, che aveva pazienza e mi diceva di respirare per buttare via il dolore delle contrazioni. Io non mi sentivo meglio però e allora ho chiesto se mi potevano fare l'epidurale. Me l'hanno fatta alle 19.00 e devo dire che effettivamente si sentiva una differenza tra il prima e il dopo ma a me è servito poco perché verso le 20.00 ho cominciato ad avere le spinte per il parto. Una ostetrica mi ha aiutata a dilatarmi perché non ero ancora del tutto pronta e mi ha detto di spingere quando sentivo le contrazioni e una volta che si vedeva la testolina del mio piccolo mi hanno fatta andare in sala parto. Li c'erano un sacco di persone, ma era l'ostetrica che ti seguiva, ma loro non intervengono se riesci da sola a spingere e per più di mezz'ora ho spinto a tutte le contrazioni, ma la dottoressa vedeva che il bambino non usciva e che era come "risucchiato" indietro, mi hanno praticato il taglietto per vedere di aiutarmi ma Alessandro non voleva proprio nascere e allora è intervenuto un altro medico che mi ha schiacciato la pancia per aiutarmi a fare uscire il bambino: e alle 21.15 Alessandro è nato con il cordone attorcigliato attorno al collo e una manina sul viso che bloccava un po' l'uscita, subito però ha pianto ed è un buon segno e quando l'ho visto non potevo credere che era il mio bambino, che era vero, forse non te ne rendi davvero conto fino a che non lo vedi con i tuoi occhi e finché non ti senti vuota nella pancia. Dopo il parto c'è un'altra parte abbastanza difficile da "superare" ed è l'uscita della placenta, perché i medici ti schiacciano la pancia per fare in modo che essa esca del tutto e non ne rimanga dentro. Poi nel mio caso mi hanno dovuta ricucire perché mi sono lacerata molto, ben 17 punti!! Ma il mio bambino era li con me ed era bellissimo!!! Pesava 3 kg 280 gr ed era lungo 49 cm!!! E da quel giorno la mia vita è davvero cambiata in tutti i sensi!! Ma vi racconterò tutto la prossima volta!!!! Buona serata a tutti!!!

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